- Shining: sempre spaventoso da vedere. Quando tu, figlio, non puoi neanche fidarti del papà… dove andremo a finire?
- L’esorcista: il Male colpisce tutti. Anche una bambina innocente. Anche te.
- Nightmare: la prima volta che ho visto l’ombra di Freddy con quelle braccia lunghissime mi sono spaventata tantissimo. La sensazione non è cambiata negli anni.
- Aracnofobia: ogni volta che lo vedo mi sento 10mila ragni addosso.
- Amityville Horror: traslocare in una casa nuova? No grazie.
- Non aprite quella porta: Ed Gein era un perverso malato ma anche Leatherface non scherza.
- Alien: semplicemente perché “nello spazio nessuno può sentirti urlare”.
- Paranormal Activity: sì, so che moltissimi hanno trovato questo film ridicolo. Ma non per me. Mi sono spaventata proprio perché non si vede niente e mi sono immaginata tutto.
- Halloween: un incipit sconvolgente e innovativo, una colonna sonora immortale e una Jamie Lee Curtis da urlo. Michael Myers? Touché.
- Il presagio:figlio del diavolo incarnato in un bambino.
Nessun può manipolare la simpatia del pubblico e generare suspense come Alfred Hitchcock, e molti riconoscono Psycho come il suo capolavoro. Combina pathos, umorismo e terrore senza cadere nel gore o nel sentimentalismo. Il ragazzo della porta, la casa sulla collina, la celebre partitura di Bernard Herrmann e Marion Crane si fondono in una perfetta sinfonia di terrore. Alcune scene del cinema sono spesso imitate, come l’omicidio scena della doccia, ma pochi cattivi sono spaventosi come Mamma Bates. Psycho si affida a momenti suggestivi (come Janet Leigh nuda sotto la doccia o Arbogast che sale al piano di sopra della casa) per generare terrore.
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