giovedì 17 maggio 2012

IN QUALCHE MODO CI VADO

 

Il rugby non è uno sport olimpico ma Martin Castrogiovanni cerca in tutti i modi di andare a Londra. Qui si intrufola nella squadra di volley con Simona Gioli.

PERCHE IL RUGBY NON VA ALLE OLIMPIADI?

Il rugby fece la sua ultima apparizione ai Giochi della VIII Olimpiade di Parigi. Al torneo presero parte 3 squadre: gli Stati Uniti in qualità di campioni olimpici, la Francia in qualità di Paese ospitante e la Romania.

La formazione statunitense venne composta ancora una volta per la maggior parte da giocatori californiani (di cui sette già convocati nel 1920). Dopo un viaggio di oltre 9.600 chilometri, la squadra di oltreoceano dovette affrontare anche la pessima accoglienza francese: i funzionari della dogana rifiutarono l'ingresso alla squadra, che guadagnò terra facendosi strada da sola; i giornali ebbero parole sempre più dure sui giocatori, a cui vennero sottratte le divise pochi giorni prima del primo incontro; venne rifiutata agli statunitensi la possibilità di allenarsi allo stadio di Colombes; molti giocatori non poterono avventurarsi fuori dall'hotel, per evitare di essere fatti oggetto di pesanti insulti e perfino sputi; infine vennero sollevati dubbi, rivelatisi poi infondati, sullo status di dilettanti degli statunitensi.

Il torneo iniziò il 4 maggio 1924 con la sonora sconfitta della Romania ad opera dei padroni di casa francesi per 61-3. Una settimana dopo, furono gli Stati Uniti a sconfiggere i rumeni per 37-0 davanti a 6.000 spettatori, che fischiarono duramente ogni meta statunitense. Lo scontro diretto tra Francia e Stati Uniti venne giocato di fronte a circa 50.000 spettatori in visibilio per la formazione di casa. Per evitare problemi, venne installata una barriera di fil di ferro per separare gli spalti dal campo di gioco.

I francesi erano pronti a vendicare la sconfitta di quattro anni prima, ma vennero nuovamente sconfitti dagli Stati Uniti, stavolta per 17-3. Gli spettatori francesi inferociti invasero gli spalti dei tifosi ospiti ed il campo per picchiare tifosi e giocatori statunitensi, difesi dalla polizia e dai giocatori francesi. La cerimonia di consegna delle medaglie venne svolta sotto la protezione della polizia, per evitare ulteriori disordini.

L'esclusione definitiva

La pessima immagine che il rugby diede di sé in quei giorni fu solo uno dei motivi che portò all'esclusione definitiva del rugby dal programma olimpico. Concorsero anche l'abbandono nel 1925 della presidenza del CIO da parte del Barone De Coubertin, che tanto fece per tenere questo sport nella cornice olimpica, e lo scarso appoggio fornito dalle Federazioni britanniche

1 commento:

  1. Spot geniale :)
    Ignoravo che fosse questo il motivo dell'assenza del rugby nelle specialità Olimpiche!

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