Si chiama ImHalal - "sono Halal" ovvero “Io sono religiosamente corretto”, ed è il primo motore di ricerca realizzato secondo le regole della legge islamica. Il portale permette, attraverso una serie di filtri, di navigare senza incappare in siti con contenuti considerati «haram», ovvero illeciti in base alla sharia. Star Reza Sardeha, così si chiama l’inventore del motore di ricerca, ImHalal rappresenta una soluzione per evitare tutti quei siti che aprono finestre con espliciti contenuti sessuali. Parole chiave come «gay» o «sexy», sono classificate dal motore come «molto haram», mentre termini come «birra» e «maiale» sono più tollerati.
Esempio, digitando la parola "sex" si ottiene una risposta che recita: "Opps. La tua richiesta ha un livello haram di due su tre. I risultati possono essere proibiti. Se pensi ancora di voler proseguire clicca qui". Stesso risultato se si inseriscono termini come gay, lesbian, pig o pork (rispettivamente omosessuale, lesbica, maiale e porco in inglese). O se si prova con "Satanic Verses" il titolo del libro che ha attirato sulla testa di Salman Rushdie una fatwa di condanna a morte.
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