RANDOMINIO è un motore di ricerca che conduce ad un sito web ottenuto in modo del tutto casuale. Potresti capitare su qualunque dominio, al centro o ai margini della rete internet. Quel sito random potrebbe essere il punto di partenza o di arrivo per la tua ricerca, i tuoi interessi o le tue curiosità. Sta a te cogliere gli indizi che ti condurranno alla scoperta di una meta finale e a riconoscere l'importanza delle esperienze casuali.
Ci sono tanti motori di ricerca. Il più utilizzato al mondo è sicuramente Google, ma esistono alternative valide e anche un po’ “divertenti”. Come, per esempio, Randominio. Si tratta di un motore di ricerca particolare. Tutto ciò che bisogna fare è cliccare su un tasto e sperare. Perché Randominio si occupa di cercare in un database di 336,713 siti a livello casuale.
Randominio si fonda sul concetto di serendipità, ovvero la sensazione che si prova quando si scopre qualcosa di non cercato.
Il termine deriva da Serendip, l'antico nome persiano di Sri Lanka. Il termine fu coniato dallo scrittore Horace Walpole che lo usò in una lettera scritta il 28 gennaio 1754 a Horace Mann, un suo amico inglese che viveva a Firenze. Horace Walpole fu ispirato dalla lettura della fiaba persiana "Tre prìncipi di Serendippo" dI Cristoforo Armeno nel cui racconto i tre protagonisti trovano sul loro cammino una serie di indizi, che li salvano in più di un'occasione. La storia descrive le scoperte dei tre prìncipi come intuizioni dovute sì al caso, ma anche allo spirito acuto e alla loro capacità di osservazione:
« È stato una volta che lessi una favoletta dal titolo "I tre prìncipi di Serendippo". Quando le loro altezze viaggiavano, continuavano a fare scoperte, per accidente e per sagacia, di cose di cui non erano in cerca: per esempio, uno di loro scoprì che un cammello cieco dall'occhio destro era passato da poco per la stessa strada, dato che l'erba era stata mangiata solo sul lato sinistro, dove appariva ridotta peggio che sul destro - ora capisce la serendipità? Uno dei più ragguardevoli esempi di questa casuale sagacia (lei deve infatti notare che nessuna scoperta di cosa che si stia cercando può ricadere sotto tale descrizione) è stato quello del mio Lord Shaftesbury, il quale, capitato a pranzo dal Lord Chancellor Clarendon, si accorse del matrimonio del duca di York e di Mrs. Hyde, dal rispetto con cui la madre di quest'ultima trattava la figlia a tavola. » W. S. Lewis
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